domenica 26 giugno 2016

La benedizione in Atac si chiama Rettighieri

Il 2 febbraio scorso una commissione composta da funzionari dell'Atac e del Comune di Roma, dopo un percorso selettivo durato alcune settimane, nomina Marco Rettighieri Direttore Generale di Atac Spa.


Nato a Roma nel 1958, si é laureato in Scienze Geologiche, Scienze Matematiche fisiche e Naturali presso la Sapienza di Roma nel 1982 e otto anni dopo ottiene una seconda laurea in Ingegneria Civile presso l'Imperial College di Londra. Per 25 anni è stato Capo Scout presso l'Agesci in ambito di aiuto umanitario e soccorso in caso di calamità.
Dopo essere stato Area Manager di Technip per 9 anni, diventa Direttore di Italferr. Dal 2008 al 2014 è stato Direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana.


Per Expo2015 ha ricoperto il ruolo di DG Construction. Ha insegnato alla Business School della Luiss di Roma ed è altresì autore di pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e straniere. Rettighieri vanta inoltre esperienze italiane e internazionali, sia in ambito trasportistico che industriale.


Ma ora vediamo, in dettaglio, cosa ha fatto in questi 5 mesi alla guida di Atac.

Fresco di nomina, il 3 febbraio toglie le deleghe al direttore della divisione Servizi per la Mobilità Emilio Cera e al responsabile della direzione Affari legali, patrimonio e acquisti Franco Middei. Non solo: licenzia anche il capo del Personale, Giuseppe De Paoliassunto nel settembre 2014 con un contratto da 200mila euro l’anno a tempo indeterminato (senza passare attraverso un bando pubblico). Su di lui, la Procura regionale della Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta. 


La mattina del 5 febbraio invia un gruppo di fidatissimi ispettori negli 11 depositi delle linee di superficie e nelle 6 rimesse a cui fanno riferimento le 3 metropolitane e le 3 ferrovie concesse per controllare la qualità delle lavorazioni, l’efficienza dei mezzi a disposizione e, soprattutto, per evitare possibili boicottaggi che la faida interna ad Atac potrebbe lasciar partire. 

Il 16 marzo si improvvisa “controllore” e accompagna una squadra di verificatori alla stazione Flaminio, constatando sul posto un’evasione del 15%. «Su 330 milioni che noi incassiamo ogni anno di bigliettazione, il 15% - ha calcolato - equivale a 40 milioni con cui potremmo prendere nuovi treni. Dobbiamo riabituare la gente a pagare».

Il mese di aprile si apre con il licenziamento di due ausiliari del traffico che giocavano alle slot machines durante l'orario di lavoro. Seguiti da ispettori aziendali mandati da Rettighieri, sono stati incastrati da telecamere nascoste. 

Durante il mese di maggio parte la riqualifica di diverse stazioni metro. Interventi anche in molte fermate della RomaNord: ripulite Labaro, La Celsa, Centro Rai e un'opera di street art abbellisce la stazione Due Ponti.

Da circa metà maggio alla stazione Flaminio, MetroA, operai lavorano per cambiare il controsoffitto spaccato e pericoloso.


Il 25 maggio il direttore generale ha portato al capo della Procura di Roma Giuseppe Pignatone, all'Anac e alla Corte dei Conti una documentazione per denunciare la situazione nell'azienda di trasporto pubblico capitolina riguardo i "distacchi sindacali del personale, la gestione del dopolavoro e la fornitura di gomme per i bus". Il dossier presenta i risultati di indagini interne che avrebbero rilevato irregolarità nei tre settori. Il dg ha annunciato di averlo presentato durante un'audizione alla commissione Trasporti al Senato che si è tenuta tra l'altro nel giorno in cui si sono verificati guasti tecnici su entrambe le linee della metro che hanno provocato code e ritardi.

Il giorno dopo, Rettighieri interpellato dall'ANSA, risponde a chi gli chiede se a fronte dei disguidi registrati in quei giorni sulla metro, i treni non andrebbero cambiati: "La manutenzione c'è. Noi abbiamo tirato fuori tutti i treni disponibili. E gradualmente in 4 o 5 anni, dovrebbero essere cambiati tutti, delle metro e delle ferrovie come la Roma Lido. Ma fino a quando non ci daranno dei finanziamenti sarà difficile cambiarli. Si devono fare degli investimenti. Noi stiamo cercando di reperirli sia da parte del Comune, sia da parte della Regione. I guasti? Li stiamo tenendo sotto controllo. Abbiamo avviato una commissione di inchiesta interna sul black-out e il calo di tensione che ieri ha provocato il rallentamento dei treni sulla linea A. Ma sembrerebbe sia per motivi esterni a noi. Noi stiamo cercando di salvare Atac in tutti i modi, la priorità sono le nostre eccezionali maestranze, vogliamo salvare il lavoro, ce la metteremo tutta, non guarderemo in faccia a nessuno".

Il 2 giugno Atac, su disposizione del Direttore Generale, informa di aver sospeso la concessione dei permessi sindacali dal 3 al 6 giugno, date coincidenti le attività presso i seggi in occasione del turno elettorale. "L'iniziativa si è resa necessaria - si legge in una nota - avendo preso atto dell'elevato numero di richieste, superiore a 850, per la partecipazione alle attività collegate al funzionamento dei seggi da parte del personale operativo."


Il 9 giugno viene avviata la revisione dei convogli delle metropolitane.

Cinque giorni dopo, un'inchiesta interna della municipalizzata, che il direttore generale Marco Rettighieri è intenzionato a portare all'attenzione della Procura di Roma, accerta che oltre 350 dipendenti dell'Atac sono imparentati con i sindacalisti. Quasi tutti assunti, nel corso degli ultimi 10 anni, a chiamata diretta. Senza passare per un concorso pubblico. 

Il 17 giugno, intervistato dal Corriere della Sera, dichiara: "Stiamo intensificando notevolmente i controlli sui mezzi pubblici e sto ordinando ai dirigenti di andare a fare i verificatori. Voglio che ognuno si renda conto del lavoro degli altri. Anche io sono spesso in giro e i lavoratori quando mi vedono sono contenti perché dicono che è la prima volta che vedono un direttore generale in giro».

24 ore dopo, in un'intervista radiofonica, afferma di aver richiesto alla Regione Lazio la disponibilità a valutare un intervento legislativo urgente, al fine di attribuire la qualifica di Agente di Polizia Amministrativa a tutto il personale di front-line coinvolto nell’esercizio del Trasporto Pubblico Locale, con particolare attenzione ai conducenti di linea.

Nello stesso giorno (18 giugno) Rettighieri toglie mense, distributori automatici e dopolavoro di Atac dalle grinfie dei sindacati che, senza titolo, gestivano tutto ciò dal 1974.


Sempre nella stessa data, un nostro utente ci segnala un intervento di Atac all'interno della stazione Garbatella per ripulire le banchine dai graffiti vecchi di anni.

Un'inchiesta sulla gestione dei parcometri nella capitale condotta dai giornalisti di REC e andata in onda la sera del 19 giugno su Rai3, svela che Atac non ha la possibilità di verificare direttamente quanto incassano 1600 parcometri. Qualcuno li ha aperti e ha sfilato le Sim contenute all’interno. La conferma è arrivata dal direttore Rettighieri: «Non ci sono più le Sim. Chi le ha tolte? Questo non lo so, se ne accerterà chi di dovere».

Il 22 giugno, 2 giorni dopo l'elezione di Virginia Raggi a Sindaco di Roma Capitale, il DG di Atac annuncia di aver «rimesso il mandato nelle mani dell'amministratore unico Brandolese, nominato dal Comune. Penso sia un gesto istituzionale, elegante ed apprezzabile. Questo non vuol dire dare le dimissioni - chiarisce -. Aspetterò di essere contattato dalla nuova amministratore. Se sono disposto a restare? Sono valutazioni da fare a suo tempo, non metto mai il carro davanti ai buoi...».

Il giorno dopo su metro e ferrovie ‪Atac‬ arriva il ‪"pulitore viaggiante". Per la prima volta l'azienda sperimenta interventi di pulizia sui treni anche di giorno. Gli addetti alle pulizie saranno operativi su ‪#‎metroA‬, ‪#‎metroB‬, ‪#‎metroB1‬,‪#‎metroC‬ e ferrovia ‪#‎RomaViterbo‬ tutti i giorni feriali dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 15.30. Sulla ‪#‎RomaLido‬ servizio di pulizia diurno garantito anche anche il sabato, la domenica e i festivi.
 

Sabato 25 giugno Claudio De Francesco, sindacalista minacciato dopo aver raccolto delle firme per far ottenere i buoni pasto ai colleghi, riceve una chiamata da Rettighieri che assicura di parlare al Questore della vicenda.

Il 28 giugno annulla 3 concorsi interni all'azienda per sospette anomalie. Anomalie sulle quali si stanno facendo le verifiche del caso. I concorsi in questione riguardavano decine di persone. Tra questi in particolare uno, annullato ieri, era stato indetto il 17 novembre del 2015 ed era volto al reperimento di 15 capitreno da assegnare alla tratta Roma-Viterbo nell'ambito della divisione metro-ferroviaria. Per ora non c'è un'indagine della Procura sul caso.

Il giorno dopo si reca in Procura, insieme all'amministratore Unico di Atac (Brandolese), per portare l'ennesimo dossier. Stavolta su un palazzo affittato prima di essere costruito. Sottolinea l’esposto come il progetto originale che doveva essere realizzato con le procedure di evidenza pubblica, abbia «subito ingiustificati stravolgimenti fino a tradursi in un vero e proprio affidamento diretto» con la trasformazione «in un contratto di locazione peraltro già in essere nonostante il bene non fosse ancora venuto ad esistenza e che a tutt’oggi neppure risulta collaudato e consegnato all’Atac». Non bastasse, «la direzione dell’Atac non ha mai proceduto alla risoluzione del contratto di compravendita coerente con gli interessi pubblici». 
È il quarto esposto in poche settimane che i vertici della più grande municipalizzata italiana, quella che con quasi 12 mila dipendenti gestisce il trasporto pubblico nella capitale, recapitano ai magistrati, alla Corte dei conti e all’Autorità anticorruzione.


Marco Rettighieri sta cambiando l'ATAC. Non solo con queste azioni, ma anche e sopratutto con tantissime altre, meno visibili, che stanno facendo tremare i grandi e piccoli "potentati" che hanno divorato l'azienda per decenni. 

Il nuovo Direttore Generale sta proseguendo il lavoro iniziato dal senatore ed ex Assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito, portando fascicoli e dossier sulla situazione dell'azienda alla Procura della Repubblica.
Il primo Direttore Generale che ha il coraggio di farsi vedere in giro, dai suoi dipendenti, e l'unico che controlla PERSONALMENTE depositi, uffici e stazioni. L'unico Direttore Generale e Ingegnere che controlla PERSONALMENTE i binari delle metropolitane. L'unico che ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente il malaffare e le malefatte che ha trovato. L'unico Direttore Generale in Atac che fa semplicemente il suo lavoro. E dobbiamo dire che lo sta facendo veramente bene. Sta tentando di risanare la municipalizzata più disastrata d'Europa, un'impresa non certo facile.
Si tratta di un intenso lavoro di pulizia, e ha bisogno del supporto di tutti noi per andare avanti. Il suo lavoro non è finito. Anzi, è appena iniziato. Deve assolutamente restare per poter continuare. 

Auspichiamo che la nuova Amministrazione, guidata da Virginia Raggi, lo mantenga in Atac e lo confermi come Direttore Generale. 


#‎iostoconrettighieri‬